Deceuninck-QuickStep, Alaphilippe riparte da zero: “Sto lavorando sodo per confermarmi”

Julian Alaphilippe punta a confermarsi dopo un 2018 che lo ha consacrato ad alti livelli. Vincitore della Freccia Vallone, della Classica di San Sébastian, di due tappe e della Maglia a Pois al Tour de France, il portacolori della Deceuninck-Quick Step ha come unico rimpianto l’assalto fallito alla maglia iridato. Sul tracciato di Innsbruck, dove pure è stato ottimamente pilotato da Romain Bardet e Thibaut Pinot, il 26enne di Saint-Amand-Montrond si è spento improvvisamente sul muro di Gramartboden, scollinando con un ritardo fatale che gli ha impedito di rientrare nel successivo tratto in discesa e lo ha costretto ad accontentarsi di un deludente – se confrontato con le aspettative della vigilia – ottavo posto finale.

In vista di una stagione nel quale cercherà l’assalto alla prima Monumento della sua carriera, dopo essere già salito sul podio di Milano-Sanremo, Liegi-Bastogne-Liegi e Il Lombardia, il due volte vincitore di tappa all’ultimo Giro dei Paesi Baschi si è così espresso: “L’anno scorso ho avuto un grande rendimento e sono stato continuo nei risultati – ha detto a Cyclingnews – e la differenza l’ha fatta la capacità di essermi sbloccato subito. Il successo ottenuto alla Colombia Oro y Paz mi ha dato grande morale e mi ha permesso di arrivare con fiducia agli obiettivi che mi ero prefissato, innescando una sorta di spirale di vittorie”.

Al sesto anno tra i professionisti, Alaphilippe sembra ormai aver trovato la piena maturità agonistica: “Che si tratti di una Monumento o di una tappa del Tour, è impensabile vincere subito. Ricordo ad esempio la mia prima Grande Boucle, nel 2016: ero sempre vicino alla vittoria, ma mi mancava qualcosa. Col passare degli anni ho guadagnato quel qualcosa che non avevo e ciò mi ha permesso di essere competitivo per i podi e per giocarmi i successi […] È chiaro che ora le aspettative siano diverse, non devo dimenticare quello che ho fatto lo scorso anno ma anche essere consapevole che non è affatto semplice avere delle stagioni simili”.

Vuelta a San Juan e Colombia Tour saranno i primi appuntamenti di un anno che lo vedrà puntare il mirino sul trittico delle Ardenne e sul Tour de France, passando prima per Strade Bianche (9 marzo) e Milano-Sanremo (23 marzo): “La preparazione è a buon punto e la prima gara si avvicina. Sono motivato a riprendere da dove ho lasciato […] Nel ciclismo le variabili sono molteplici, ma spero di superare quest’anno continuando a migliorare. La cosa più difficile è quella di restare ad alti livelli e la possibilità di riuscirci rappresenta un grande stimolo. Lavorerò duro per confermarmi”.

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